giovedì 28 maggio 2020

BUSSOLA

La bussola ti dice dove andare .
Indica sempre il nord come punto di orientamento .
Ma la domanda da farsi è chi orientava ?
Orientava i marinai e gli esploratori .
C'erano altri strumenti oltre alla bussola e uno di questi era la stella polare , che aiutava i marinai ad orientarsi in mare aperto , c'erano anche tanti altri oggetti di orientamento .
La storia ormai è passata , al giorno di oggi non si usa più la bussola per i marinai , ma il radar .
Le imbarcazioni sono più moderne e anche la tecnologia , basta un telefono qualsiasi per sapere esattamente dove di trovi .
A meno che non vai in un avventura in mezzo al nulla o nel deserto , dove non c'è connessione internet e popolazione .
Gli esploratori e anche i marinai in questo caso hanno bisogno della bussola per ritrovare la via di partenza e avventurarsi verso il nord .
Io invece preferirei un viaggio tranquillo con una guida , anzichè un avventura in un posto isolato dove c'è il rischio di perdersi per sempre .





                                                           BUSSOLA


La bussola io l'ho avuta ereditata da mia madre mi sono sempre chiesto come avrei potuto usarla alla fine è rimasta nel cassetto non utilizzata.
quando guardo una bussola penso al senso dell orientamento e al fatto di riuscire sempre a trovare la mia strada o di riuscire in qualche modo dopo la giornata a ritirarsi a casa. Io ho vissuto a santhià un paese vicino torino e sono andato tantissime volte a Torino perche mi piace e mi attira la città grande
andavo li e camminavo per le strade senza conoscere la città, però riuscivo a orientarmi e a non perdermi mai grazie a una bussola interiore.
La bussola indica il nord ma siamo noi a scegliere in quale direzione andare. M.B.

giovedì 21 maggio 2020

CLESSIDRA

A me la clessidra mette ansia perchè mi ricorda il tempo che scorre, il tempo perso da quando sono stato male, trascorso senza fare esami.
A volte penso che ho fatto trascorrere troppo tempo inutilmente ed è troppo tardi per me, a 25 anni mi sembra di essere già vecchio e mi sembra che la mia mente non sia più fresca e scattante come una volta.
Se riguardo al tempo passato, eventi trascorsi solo 2 anni fa li percepisco come se fossero appartenenti ad un'altra vita, come se il momento in cui sono stato male abbia segnato un prima e un dopo. 
A.C



Oggi giorno c'è una malattia di nome COVID-19 , è un influenza che colpisce le persone .
Per proteggersi da questo virus servono guanti e mascherina e mantenere una giusta distanza .
In questa quarantena ogni giorno che passa è uno scorrere del tempo , che ti distrugge mentalmente col passare del tempo .
C'è un periodo di solitudine , in cui non puoi passare il tempo con le persone a cui vuoi più bene .
Attualmente abito in Italia e vi sto raccontando la mia storia , delle cose che ho passato sulla mia pelle e che non auguro a nessun'altro .
E' stato un periodo difficile e spero che le cose vadano meglio per tutti al più presto .
Ci sono stati diversi episodi di noia e non sapere cosa fare durante la quarantena ma noi ce la faremo.    
M.A

Io il tempo cerco di non quantificarlo mai, a meno che non sia proprio neces
sario perche io ho un modo di percepirlo molto personale. Per me ora il tempo sembra passare più velocemente, vedo le stagioni passare in fretta e mi lascio passare le esperienze passate senza sentirne quasi mai gli effetti
non è sempre stato cosi nel mio passato io stavo 3 quarti del mio tempo a spasso le giornate erano piene di rabbia felicità, noia quindi molto lunghe. Il tempo non è una nostra invenzione ne una verità assoluta, è una cosa molto particolare e tutto cambia da come noi lo percepiamo.

B.M.


Prendete una banca, con un conto di un tot., a fine giornata questo conto si azzererà per poi ricominciare da capo, tutti i "soldi" che non avrete speso fino all'azzeramento andranno persi, ecco, il tempo è questa banca e le ore del giorno, sono questo conto, una volta sprecate non possono essere recuperate, non si può tornare indietro.
Per questo bisogna vivere ogni ora, minuto e secondo al meglio.
bisogna cogliere l'attimo, carpe diem.

-Hiro










giovedì 14 maggio 2020

RI-COMINCIARE




Nella vita mi è capitato molte volte di fermarmi, di non aver più voglia di fare nulla, di voler prendere una pausa.
Ora mi rendo conto che forse quelli erano i primi segnali della mia malattia ed io li avevo ignorati perchè ero troppo orgoglioso e convinto di farcela da solo    A.C


negli ultimi anni ho cambiato e ri-cambiato città regione stile di vita molte volte mi sento scoperto sono al sicuro solo quando qualcosa di me stesso mi da forza M.B.


Un può di tempo fa mi è successo di ri-cominciare a essere felice e andare avanti a testa alta , dopo che avevo passato un brutto momento della mia vita .
Provavo questa emozione di amore e in quel momento non sai mai cosa può succedere , ma tu dentro di te lo sai che è l'unica cosa che conta .  M.A.

Nella vita capita di fermarsi, di sentirsi persi, soli, ma poi bisogna riprendere in mano la propria vita e ricominciare .
Adesso tutto il mondo sembra essersi fermato per il covid19 una comparsa uscita dal nulla che sta uccidendo molte persone ma che sembra ai nostri occhi il mondo che si e fermato ad aspettarci, noi speriamo di ripartire insieme a lui.






giovedì 7 maggio 2020

MUSUBI




La ragazza nuova

Un mese fa un ragazzo di 17 anni nel cortile della scuola vide una ragazza che veniva presa di mira dai bulli.
L'avevano costretta in un angolo e la deridevano, lei era nuova in quella scuola e non aveva amici che potessero difenderla.
Il ragazzo si avvicinò e prese le sue difese minacciando di chiamare gli insegnanti, i bulli lo insultarono ma poi per evitare fastidi se ne andarono.
Il ragazzo disse alla ragazza che doveva imparare a difendersi da sola, lei lo ringraziò e rimase stupita da quell'atto di gentilezza
A.C


Jim e Aki

C'era una volta un ragazzo Giapponnese , che una volta finita la scuola incontra una bambina .
Questa bambina si e persa e non riesce ritrovare la via per ritornare a casa .
Il ragazzo gli dice di non preoccuparsi , che adesso lo aiuta lui .
- Come ti chiami gli dice il ragazzo ?
- Mi chiamo Aki
-Ok adesso troviamo la tua maestra e proviamo a contattare i genitori .
- va bene , grazie tu come ti chiami ?
- Io mi chiamo Jin .

Una volta arrivati dalla maestra per chiamare a casa , non fanno nemmeno in tempo a chiamare , perché i genitori di Aki preoccupati erano già dalla maestra ad aspettare la loro figlia .
Jin una volta che ha portato Aki dai suoi genitori viene ringraziato e tutto si conclude con un bel paesaggio .

MA


La ragazza del tempo

Quello che vedete nell'immagine (il ragazzo) sono io, mi chiamo Taki Tachibana, mentre la ragazza al fianco che scende le scale, si chiama Mitshua Miyamizu.
Tutto iniziò quando andai a fare un'escursione sul monte Kisokoma, camminai per ore nel sottobosco, attraversai ruscelli e passai sotto gli alberi in fiore, era primavera, quì in Giappone la primavera rappresenta il periodo del risveglio e della bellezza, un passaggio dal buio dell'ignoranza alla luce della speranza.
Arrivai ad una minka (una casa tradizionale giapponese), dove all'interno c'erano un'anziana e una ragazza bellissima, loro intrecciavano i fili, non nè capii il perchè finchè non mi raccontarono del loro antico dio (Musubi), me ne parlarono e mi spiegarono che unire i fili è "Musubi", connettere le persone insieme è "Musubi", lo scorrere del tempo è "Musubi", nutrirsi, ingerendo i nutrienti che diventano parte di sè stessi è "Musubi".
"Musubi" sono i fili del tempo e del destino, che si torcono, si sciolgono e a volte tornano ad intrecciarsi.
Andammo nel vecchio tempio di Musubi con del Sakè fatto in casa come simbolo di ringraziamento, ad un certo punto ci fù una tempesta e mi risvegliai nel letto, nei giorni successivi mi dimenticai dell'accaduto, passarono mesi e poi un'anno ma era come se fossi sempre alla ricerca di qualcosa o di qualcuno, finchè scendendo le scale la incrociai e mi ritornò tutto alla mente.

-Hiro